Un manuale di Tai Chi spiegato in modo divertente, accessibile a tutti, con lezioni teoriche ed esercizi pratici in compagnia del Maestro Shifu, che si intrufola tra un capitolo e l'altro. Si ritiene che il Tai Chi rafforzi il corpo e la mente, aumenti la vitalità, combatta lo stress, rafforzi l’autostima, stimoli la creatività e migliori il sistema immunitario. Questo è quindi lo scopo del libro: non solo un semplice manuale di sport, ma ritrovare il benessere interiore, divertendosi e senza mai perdere di vista l'autorevolezza della disciplina. Il volume è organizzato in due parti: Mondo Yin (la parte teorico-filosofico e spirituale) e, ruotando il libro è possibile immergersi nel Mondo Yang (lezioni pratiche e di combattimento)..

Il 30 ottobre 1974 a Kinshasa, nello Zaire, Muhammad Ali e George Foreman si affrontarono in una sfida tra due pugili agli antipodi per carattere, personalità e tecnica: “The Rumble in the Jungle”. Fu uno dei match più appassionanti e sorprendenti della storia della boxe: non soltanto un’esibizione di muscoli e vigore, ma anche esercizio di intelligenza tattica e intuizioni strategiche, resilienza fisica e forza mentale. In sintesi, l’incontro del secolo. In questo libro, impreziosito da immagini rare raccolte, Claudio Colombo ripercorre la storia di quel match, in un suggestivo intreccio tra gli emozionanti momenti del combattimento e le tappe della sua complicata organizzazione. Il successo di questo evento visionario andò al di là di ogni previsione e ben oltre i confini del tempo, se è vero che, a mezzo secolo di distanza, il “Rumble” di Kinshasa è ancora vivo nella memoria e nell’epica del pugilato moderno..

Nel cassetto teniamo le cose più preziose, i sogni e tutto ciò che non abbiamo il coraggio di essere o mostrare. Tutti noi abbiamo progetti, obiettivi e aspirazioni, vere e proprie scimmie che rimangono intrappolate, che non possono nemmeno urlare per la frustrazione di dover restare chiuse in un cassetto. In silenzio. Che cos’è peggio? Fallire o la paura di fallire? Tentare e non riuscire o non tentare affatto? Esprimere il proprio pensiero ed essere criticati o soffrire in silenzio senza dire nulla? Mettersi in gioco o rimanere nell’incertezza per non averci provato? La vita cambia solo nel momento in cui prendiamo una decisione nuova, ragionata, sostenibile e ci impegniamo per realizzarla. Quando facciamo uscire la scimmia dal cassetto. Perché in un qualsiasi racconto di successo il protagonista non è l’eroe ma chi si appassiona alla narrazione.

È una notte di marzo alla Busa di Bambèin, uno stagno attorno a cui forse si aggirano due anime senza pace, quando la piccola Liuba viene al mondo. La Strulghina, la levatrice, le guarda le mani e capisce che è destinata a diventare una come lei, un’erbaria. Come sua nonna Zaira e sua madre Armida, che proprio dalla Strulghina hanno ricevuto il «talento», Liuba sarà una donna che conosce il potere della natura capace di guarire e di portare la vita, curando con le erbe, secondo i ritmi della terra e della luna. Pochi mesi prima, anche nella vicina famiglia della Ca’ Granda è nata una piccola: l’hanno chiamata Solidea, dai versi di un canto anarchico. Crescendo, le due bambine stringeranno una silenziosa alleanza e le storie delle loro due famiglie si intrecceranno in un tempo difficile: il fascismo, la guerra, la fame, la battaglia delle idee e delle aspirazioni a un mondo migliore con il comunismo, l’anarchia, le prime lotte verso l’emancipazione femminile..