«Cambia te stesso e cambierai il mondo» by Osho

“È sufficiente anche un singolo uomo che ha trovato la verità per dare alle fiamme un'intera foresta di menzogne!”

Cosa può fare la differenza, incontrando un individuo che vive nell'immediatezza del momento presente? Dozzine di giornalisti l'hanno sperimentato, intervistando Osho. L'impatto, percepibile in questa serie di interviste, è divertente è al tempo stesso spiazzante, e questo perché nessuno riesce a coglierlo in trappola.

Osho stesso ne spiega il motivo: “Io non cado nei loro tranelli perché parlo nel momento presente, e non mi preoccupano le contraddizioni. Io vivo in sintonia con l'esistenza e ne sono felice: se l'esistenza cambia registro, lo cambio anch'io. Sto al passo con l'esistenza, non con la cultura, non con la società, nemmeno con il mio stesso passato. E poiché non possono farmi cadere in trappola, chi mi intervista comincia a innervosirsi perché non sa cosa fare. Nessuno di quei giornalisti si è mai trovato faccia a faccia con un uomo che non si cura della rispettabilità, a cui non importa di onorare la propria parola, a cui non interessano le regole create dalla società.”

L'immediatezza, la spontaneità, la leggerezza che ritma questi incontri con la stampa, spinge i giornalisti a porre domande più intime, più profonde, più “spudorate” permettendo così alla visione di Osho di diventare più tangibile e di certo più chiara, rispetto alle tante dicerie che da sempre circolano su di lui.

Osho utilizza al massimo le singole opportunità per estendere il suo invito a toccare con mano laproposta esistenziale che vuole condividere, in particolare rispetto all'interrogativo che oggi ci arrovella: “Come o cosa posso fare per cambiare il mondo?”

A questa urgenza Osho offre una soluzione semplice e immediata: “Ho scoperto un approccio totalmente diverso per cambiare il mondo: cambia te stesso e quando ballerai al culmine della gioia ti accorgerai che qualcuno, tra chi ti è vicino, avrà iniziato a danzare insieme a te, perché tutti apparteniamo alla stessa umana consapevolezza.”

E la sua proposta non è teoria e neppure utopia fantasiosa, ma un processo esperienziale che richiede di connettersi con la propria consapevolezza: la scintilla presente in ciascuno di noi, che ci rende individui coscienti di noi stessi; e basare su quel guizzo vitale la nostra percezione della vita e le nostre scelte.